La daga di Tutankhamon viene dallo Spazio
di Simone Valesini
Una ricerca
italo-egiziana ha dimostrato che la lama scoperta nella tomba dell’antico
faraone è composta di ferro proveniente da un meteorite. Gli egizi conoscevano
già l’origine extraterrestre di queste pietre
La tomba di Tutankhamon
continua a riservare sorprese. Tra gli oggetti scoperti nel luogo di sepoltura
del faraone bambino vi è infatti una daga di ferro risalente al XIV secolo a.C.
(come il resto della tomba), che secondo una nuova ricerca italo-egiziana
sarebbe stata realizzata con materiali provenienti da un meteorite. La
scoperta, pubblicata sulla rivista Mereoritics and Planetary Science,
indicherebbe che gli antichi egizi avevano imparato a sfruttare questa fonte di
metalli nativi, e che avrebbero potuto conoscerne l’origine celeste quasi due
millenni prima delle popolazioni occidentali.
La daga in
questione fu scoperta nel 1922, quando la tomba (praticamente inviolata) fu
esplorata per la prima volta. Per decenni, gli archeologi hanno sospettato che
potesse essere stata prodotta utilizzando materiali meteorici: nell’antico
Egitto infatti il ferro era un materiale più raro dell’oro. Non che mancasse la
materia prima, spiegano gli autori della nuova ricerca, ma i procedimenti
necessari per ottenere questo metallo a partire dai minerali ferrosi (la forma
in cui si trova il ferro sulla superficie del nostro pianeta) erano
probabilmente sconosciuti, o poco utilizzati.
Nei meteoriti
invece il ferro è spesso presente in forma metallica, e per questo gli
archeologi sospettavano fosse una possibile fonte del materiale con cui è stata
realizzata l’antica daga di Tutankhamon. Per confermarlo, i ricercatori hanno
analizzato la composizione chimica della lama, rivelando una precisa firma molecolare:
ferro, nikel e cobalto. Analizzando poi i database di meteoriti scoperti sul
nostro pianeta, i ricercatori hanno avuto la conferma che i livelli delle tre
sostanze indicano una probabile origine extraterrestre per il ferro utilizzato.
La scoperta
d’altronde è compatibile con un altro indizio proveniente dalla storia
dell’antico Egitto. Nel tredicesimo secolo a.C., il geroglifico con cui veniva
indicato il ferro venne modificato, passando dalla parola “bi-A”, che indicava
tutti i materiali densi, duri e di aspetto simile al ferro, alla parola “bi-A-n-pt”,
che oggi viene tradotta con “ferro caduto dal cielo”.
I due indizi
portano i ricercatori a ritenere che il ferro meteorico fosse ritenuto un materiale
sacro ed estremamente prezioso dagli antichi egizi, collegato con i cerimoniali
religiosi, il cielo, e per questo presente nel corredo funebre del giovane
faraone.
“Queste
scoperte – scrivono i ricercatori nello studio – suggeriscono che gli antichi
egizi, al pari di altre antiche popolazioni del mediterraneo, fossero
consapevoli che questi rari pezzi di metallo precipitavano dal cielo già nel
tredicesimo secolo avanti Cristo. Quasi due millenni prima che le culture
occidentali ne riscoprissero l’origine celeste”.
http://www.wired.it/scienza/spazio/2016/06/06/daga-meteorite-tutankhamon/